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  • Immagine del redattoreEliana Salvi

Perché dico NO al Network Marketing




Scrivo un articolo a riguardo, in modo da esprimere chiaramente una volta per tutte cosa penso del Network Marketing e di coloro che hanno scelto questo tipo di attività come la propria professione. Tante volte mi è stato proposto di diventare Network Marketer, veramente tante volte. Ho un network molto ampio, comunico regolarmente sui social, mi espongo, sono una commerciale! Penserete: profilo perfetto il mio. Eh già. Da anni ricevo e ad oggi continuo a ricevere tantissime richieste... e mi lusinga, sono comunque contenta di riceverle, grazie. Si tratta comunque di proposte di lavoro. Tuttavia, al sentore della frase "Ho una proposta per te che ti farà diventare libera dalla schiavitù dell'ufficio e diventare autonoma economicamente" oppure "Vuoi sapere come ho rivoluzionato la mia vita diventando imprenditrice di me stessa?" scappo. Già capisco. Già sento odore di Herbalife. Il riscatto delle casalinghe. Le vendite porta a porta. I prodotti con packaging imbarazzanti e scadenti ma dal contenuto miracoloso. Non serve studiare, puoi diventare imprenditore anche tu! No grazie.

E lo dico con cognizione di causa. Ho studiato il modello, ho conosciuto varie aziende da vicino, ho partecipato persino ad uno dei loro convegni "adescatori"... proprio perché non amo parlare a vanvera senza aver testato le cose in prima persona. Ho testato alcuni prodotti, li ho toccati con mano, per provare a dare fiducia, per provare a capirci di più e a non dire "no" a priori. Confermo: non sono interessata a questo marketing da setta e da livelli gerarchici dove di tutto ho l'impressione tranne che si sia liberi al proprio interno. Non sono interessata all'entusiasmo "american-style" dei capi che incitano le folle a vendere i loro prodotti un po’ alla "siamo tutti fratelli volemose bbbene, siamo i numeri uno, yeah, conquisteremo il mondo!". Mah. Continuo ad essere perplessa, ma magari mi smentirete. Sono pronta ad essere smentita! Per ora, non fa semplicemente per me. In primis perché se devo vendere qualcosa, ci devo credere fortemente, deve essere un prodotto o un servizio di qualità, dal grande valore e con un management competente che lo gestisce. Inoltre, mi è raramente capitato di conoscere prodotti di qualità e persone ammirevoli / stimate che facessero parte di questi network tanto da convincermi a farne parte (raramente non vuol dire mai). Solitamente (anche qui potrei sbagliarmi, parlo per quanto ho avuto esperienza) chi sceglie di fare questo tipo di scelta è chi non ha trovato nessun'altra strada. Molto spesso sono persone che non hanno alle spalle un'alta istruzione e una carriera di alto livello.

Questa è l'immagine di Stefania Lo Gatto, imprenditrice che con il suo business Jeunesse ha guadagnato cifre importanti e costruito un business milionario. Sicuramente da stimare, tranne quando urla sul palco incitando le folle... non riesco ad immedesimarmi a lei.


MI sbaglio? Sono miope? C’è qualche informazione che mi sfugge? Possibile, fatemelo sapere.


Il problema più che i prodotti stessi che raramente ho trovato "cool" e che acquisterei io in prima persona, è il modello di business. Non mi convince il fatto che per iniziare a vendere debba prima acquistare, e le somme iniziali non siano bassissime.


E soprattutto che poi sei veramente tu da solo a dover vendere con il tuo network, a invitare persone a casa a mostrare i prodotti, a portarteli in giro a farli vedere... non so non mi sentirei a mio agio, mi sentirei un'agente degli anni '80 con la valigetta.


Ditemi cosa ne pensate voi, sono aperta al confronto e anche a ricredermi!


A presto, Eliana








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