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  • Immagine del redattoreEliana Salvi

Le parole e la solitudine



"Mi piace chi sceglie con cura le parole da non dire"

scriveva Alda Merini


Le parole sono importanti. Soprattutto in questo momento pandemico, dove risuonano più potentemente, mancando i gesti e le fisicità.


Le parole vanno usate con cautela.


Meglio il silenzio. Anche se il silenzio parla, eccome.


Anche nel silenzio ci sono parole, quelle non dette che ti immagini.


Quelle che dicono lo stesso tante cose. Spesso il silenzio fa più male, invece spesso sarebbe necessario.

Soprattutto se quelle parole feriscono come delle spade nel cuore che ti spappolano dentro.


Le persone non lo sentono il dolore che senti tu, e parlano, e lanciano frecce di cattiveria che tu ricordi per tutta la vita, mentre a loro escono dalla bocca senza pensarci su troppo.



"Secondo me sei più adatta a fare la zia che la mamma..."

"Ma ormai devi pensare a trovare un uomo che ha già figli così non devi farli tu..."

"Dopo i 35 anni sei una mamma vecchia..."

"Li fai scappare tutti..."

"Sii meno forte..."

"Senza figli una donna sarà sola per sempre..."

Queste parole ti arrivano perché gli altri pensano sempre che sei forte e ti scivolano addosso. Ma non è così.

Sei altrettanto sensibile, solo che non lo mostri a chi non ti merita.


Io ripenso a queste frasi e non posso non piangere perché fanno male. La vita non la puoi programmare per intero... ti puoi impegnare, ce la puoi mettere tutta ma poi ci vuole anche un pizzico di fortuna e di tempismo giusto... e non sempre accade. Non sempre siamo tutti fortunati allo stesso modo.


Lo metto nero su bianco per tirare fuori il mio malessere, condividerlo e in qualche modo esorcizzarlo.


Sono vicina a tutte le persone che si sentono sole come me in questo momento difficile.

Uniamoci nel pensiero, e presto anche in tanti abbracci.



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