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  • Immagine del redattoreEliana Salvi

A volte scrivo poesie... Ve ne faccio leggere alcune (forse un po' tristi)

Aggiornamento: 13 dic 2018




Poesia 1

Titolo: Ci si sente


Ci si sente tanto soli Senza troppi sforzi Come il tempo scorre E ti lascia senza rimorsi.

Ci si sente tanto impotenti Perchè hai già provato tutto E gli altri non esistono E il mattino è scuro più di ieri.

Ci si sente tanto caldi Delle lacrime che hai versato E del sale che hai leccato Senza più nessuna aurora.

Ci si sente tanto persi Senza strade colorate Solo in bianco e nero vedi I fantasmi accanto vaghi.

Ci si sente tanto così Appesi ciondolanti e dispersi L'amore non esiste più La gioia è solo apparente.




Poesia 2

Titolo: La montagna


Chiedimi perché amo la montagna.

Chiedimi perché, quando il resto mi sta stretto, l'unica via è il sentiero.

Chiedimelo. Perché?

Perché le montagne sono silenziose, e il silenzio è dolcissimo, come un abbraccio.

Perché le montagne mi proteggono e allo stesso tempo mi illuminano la mente.

Perché in montagna non puoi sprecare fiato per parole inutili.

Lo devi conservare per arrivare in cima.

E nel frattempo che osservi la magnificenza della natura, mediti.

Il resto sono parole gentili e silenzio maestoso.

Perché l'unico peso è lo zaino e non c'è peso per il cuore, che rimane leggero e viaggia.

In montagna le persone ti guardano negli occhi, ti salutano, donano gentilezza.

In montagna non ci sono orpelli: ci sei tu e il tuo corpo, che dvi custodire e curare, se vuoi avere le forze.

C'è il cielo con i suoi umori, i prati che cambiano colore velocemente, le rocce bagnate e quelle coperte di muschio verde.

La natura profuma e ti arriva fino ai polmoni.

Non puoi snobbare la natura, in montagna: ti tira per la manica, ti chiede di guardarla, di studiarla, di essere presente. In montagna puoi e devi essere presente a te stesso, senza distrazioni.

Lascia stare il superfluo quando sei in montagna. Chiudi il cellulare. Stai con gli amici. Stai con gli animali. Stai con te stesso.

Non ti serve altro.


(Riadattamento personale del pensiero della bravissima Valeria Tonella)



Poesia 3

Titolo: Ad Eliana

Si chiude di colpo lo stomaco Alle 7 di sera nel taxi bianco di città Quello stesso che fino a poco fa Era colmo di risate e prospettive color indaco

Non sei fisicamente sola, Lo sei dentro di te e nel vuoto dei tuoi polmoni Che rimbombano del tuo respiro ma sei solo tu a sentirlo Che vorrebbe parlare ma sei solo tu ad ascoltarlo

Ecco i “Pronto!”, le chiamate, le risposte, tanti i piani per la serata Tu aspetti che arrivi anche per te Aspetti da mesi lunghissimi ma continua ininterrotto il tuo silenzio intimo

Immagini il diverso, quella vita di condivisioni e di “Pronto” che non hai ancora vissuto Ti chiedi perché il tuo cellulare sia muto E vorresti tornare a ballare come la prima volta

Scende giù dalle guance la tua lacrima piena, le riempie di sale e non smetti di pensare all’ennesima notte che verrà, notte di testa e di nuvole

Al cuscino vuoto accanto a te, alla finestra dove immagini lui che c’era Ai tuoi sogni, a quelli semplici di ogni donna

Le risposte non arrivano mai Le soluzioni non esistono Ad un rebus complicato e unico che è la vita

Continua a sorridere, mi dico. Continua a guardare avanti e lontano e di più

Non smettere di credere in te stessa, anche se lo sconforto arriva alla porta ogni giorno e devi accoglierlo, abbracciarlo, digerirlo e di nuovo sputarlo

La profondità d’animo non si accompagna alla semplicità della vita E tu devi saper lottare. Continua a dare perché quello che riceverai in cambio sarà grande

Credici, e dormi serena.


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